Di seguito in ns. book tecnico 2020 sfogliabile
NORMATIVE PER PAVIMENTAZIONI AD USO
PUBBLICO
D.M. n. 236 del 14.06.89
All'art. 8.2.2. si stabiliscono i parametri fisici e il metodo di rilevamento per definire antisdrucciolevole un pavimento.
Sono considerati ambienti a rischio di scivolosità: ristoranti, cucine, bar, sale da bagno, ingressi ed atri a contatto con l'esterno, terrazze, corridoi e rampe estrene, locali fitness, piscine, panifici, pastifici, macellerie, ospedali, banche, palazzi storici e centri commerciali, ecc..
Per quanto riguarda la pavimentazione in questi determinati ambienti si dovrà quindi tenere conto delle normative in vigore che obbligano il progettista a valutare due fattori fondamentali:
Le normative da rispettare sono:
· V= scorrimento del flusso dell’acqua e riguarda la DIN 51130 (esempio piscine o macelli)
Per quanto riguarda la scivolosità del pavimento, la DIN 51130 esamina i valori sia con piede calzato che con piede nudo, invece la B.C.R.A. esamina i valori con piede calzato ma a pavimento asciutto e pavimento bagnato (solo pavimento in gres porcellanato “a tutta massa” soddisfa questi requisiti).
La responsabilità in caso di infortunio assume un'aspetto penale di notevole gravità in relazione all'entità del sinistro e, civilmente, le compagnie di assicurazione e l'I.N.A.I.L. possono a tutta ragione contestare il risarcimento del danno nel caso di pavimentazione non conforme con i requisiti stabiliti dalle normative.